RESTAURO LIGNEO

RESTAURO DI RIPRISTINO

Il restauro di ripristino è quello effettuato più di frequente e con criteri più soggettivi. In questo caso al mobile viene restituita ogni funzione ed è riportato ad uno stato il più possibile prossimo a quello originale, anche con l’aggiunta di pezzi mancanti.

Le convessità e gli imbarcamenti delle superfici vengono eliminati o ridotti al massimo, le parti rovinate vengono reintegrate con tasselli, eliminate le aggiunte posteriori, fatte le riparazioni, chiuse le fessure, rincollati i piallacci, ricostruite le parti cadute, rifatta la doratura dove sia perduta.

Vengono, inoltre, staccate, pulite e riattaccate le cornici mancanti e sostituite quelle rotte, rese funzionali chiusure e serrature, reperite nuove chiavi, riparate o ricostruite le guide dei cassetti consumate dall’attrito, procurate le maniglie mancanti o sostituite quelle non pertinenti all’epoca. In genere questi interventi non devono intaccare la patina superficiale che ne costituisce il maggior pregio e la verniciatura finale viene eseguita a mano o a gomma lacca a pomaccio oppure a cera.

RESTAURO CONSERVATIVO

Per restauro conservativo s’intende restituire al mobile il suo aspetto originale e primitivo, rispettando il normale invecchiamento e gli eventuali interventi di restauro precedenti che non ne abbiano alterato il significato e la valenza storica, artistica e culturale.

Il legno corroso viene consolidato senza effettuare cambi: dove occorrono tasselli e rinforzi essi vengono inseriti o applicati in modo visibile. Le strutture non si modificano, tuttavia si cerca di restituire al mobile ed alle sue parti ogni funzionalità.

Per quanto riguarda la verniciatura si provvede, quando sia possibile, a rimuovere gli strati superiori di verniciatura tarde, eliminando con essi polvere e sporco per salvare lo stato originale. A queste operazioni si aggiunge la disinfestazione e la stesura di uno strato protettivo.